2 settembre
1997: è la data della costituzione della cooperativa sociale Ambarabà.
Più che un
punto di partenza, la data rappresenta quello di arrivo di differenti
traiettorie che sinergicamente hanno portato all’ideazione e successivamente
alla realizzazione di Ambarabà.
La prima
traiettoria è rappresentata dalla spinta motivazionale dovuta alla necessità di
inventarsi un lavoro per rispondere alla difficoltà ben conosciute in un
territorio come quello meridionale, motivazione condivisa da un gruppo di
persone amiche che avevano fatto proprio il suggestivo invito di un conoscitore
del territorio salentino, il vescovo Tonino Bello, a liberarsi da soggezioni
antiche e nuove (…) del ventisette del mese” in favore di “una creatività più
fresca, una fantasia più liberante e la gioia turbinosa dell’iniziativa”.
La spinta
motivazionale incontrava un’altra traiettoria, quella di desiderio di mettere a
disposizione di un’eventuale lavoro le attitudini dei membri del gruppo già
sperimentate, in qualità di educatori, in realtà differenti (oratori, centri
sociale, centri educativi).
Ultima traiettoria la presenza, nel gruppo fondatore, di professionalità differenti che ben delineavano a priori una possibile équipe tecnico-amministrativa da mettere a disposizione del progetto. Spinta motivazionale comune, dunque, desiderio di continuare ad essere educatore insieme alla possibilità di farlo con la professionalità maturata, convergono nella stesura di uno statuto e nella costituzione della cooperativa.
La co-regolazione emozionale è uno dei Principi della Teoria Polivagale (S. Porges, 2022) e viene definita come un processo bidirezionale in cui i soggetti, reciprocamente, contribuiscono alla regolazione dei loro stati fisiologici, emotivi e comportamentali. L'obiettivo è comprendere la funzione delle emozioni negli umani e il concetto di regolazione, ovvero della loro espressione funzionale al benessere soggettivo e relazionale. Si punta a far riscoprire il valore della regolazione come capacità di indirizzare l'emozione e modulare la sua intensità. Come evidenziato dalla ricerca scientifica (Cicchetti, Ackerman & Izard, 1995; Pekrun & Stephens, 2009), i processi di regolazione emozionale sono essenziali per un miglior adattamento all'ambiente, per stare bene con se stessi e con gli altri.






